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Sotto il Bondone ⏰ Martedì 22 aprile 2025
Dal cinema di montagna alla nascita dell’Oktoberfest: due storie di visione e passione

Sta per tornare uno degli appuntamenti più amati dai trentini (e non solo): il Trento Film Festival è alle porte! Cinema, montagne e storie da tutto il mondo stanno per invadere la città… e noi non vediamo l’ora 🎥⛰️
Ma questa settimana c’è anche spazio per riscoprire un personaggio dimenticato: Andrea Michele Dall’Armi, il trentino che ha dato il via all’Oktoberfest 🍺 Sì, proprio quella! Eppure, in pochi a Trento conoscono davvero la sua storia…
Infine, come ogni settimana, ti segnaliamo gli eventi da non perdere in città — per vivere Trento al meglio, giorno dopo giorno 🗓️
Ricapitolando, in questo numero:
🎬 Il Trento Film Festival sta per cominciare! Ecco perché merita la tua attenzione
🍻 La vera storia del trentino che ha inventato l’Oktoberfest (spoiler: è incredibile). Pps. Qui il link per il video della sua storia.
📅 Gli eventi top della settimana a Trento
— Simone Zanghellini, Editor
LA NOTIZIA DELLA SETTIMANA
Cinema e montagne: è tempo di Trento Film Festival
Ogni primavera, c’è un momento preciso in cui sento che Trento cambia. Non è solo la luce che si fa più calda, o i bar che riempiono di nuovo i tavolini all’aperto. È qualcosa nell’aria: una sensazione di attesa, di curiosità condivisa. Succede sempre a fine aprile, quando il Trento Film Festival inizia a prendersi lo spazio che gli spetta. E lo fa con eleganza, senza clamore, ma con una forza che ti attraversa. La 73ª edizione del festival partirà il 25 aprile e andrà avanti fino al 4 maggio. Dieci giorni in cui Trento si trasforma in un punto d’incontro tra chi ama la montagna, chi ama il cinema, chi ama le storie – e chi, semplicemente, ha voglia di farsi sorprendere.

Il ghiaccio come specchio: un tema urgente e necessario
Il tema di quest’anno è potente e attualissimo: i ghiacciai. Il manifesto ufficiale, firmato dal fotografo Sebastião Salgado, è un colpo allo stomaco (e al cuore): un’immagine del ghiacciaio del Kluane Park in Canada. Imponente, ma segnato. Bello, ma fragile. Ed è proprio da lì che si parte: da questi giganti di ghiaccio che ci osservano in silenzio mentre cambiamo il mondo sotto i loro piedi. Sono più che paesaggi, sono archivi del tempo. E perderli – come purtroppo sta accadendo – significa anche perdere una parte della nostra memoria. Il festival non si limita a mostrarci quanto stiamo perdendo. Ci invita a riflettere. Con immagini, parole, e quella lentezza necessaria per capire davvero.
Un viaggio verso sud: la sezione “Destinazione… Argentina”
Ogni edizione del festival sceglie un paese da raccontare con uno sguardo più ampio. Quest’anno tocca all’Argentina. Non quella da cartolina, fatta solo di tango e Buenos Aires. Ma l’Argentina delle Ande, delle pampas, della Patagonia, delle comunità indigene che abitano terre dove l’orizzonte sembra infinito. Ci saranno film, documentari, mostre, incontri. E un filo rosso che collega le Alpi alle Ande, portandoci a scoprire cosa significa vivere la montagna dall’altra parte del mondo.
📽️ 126 film, 165 eventi. Ma è l’atmosfera che conta
Parlare del programma completo (qui tutti gli eventi organizzati) è quasi impossibile. Si parla di 126 film in concorso, tra documentari, cortometraggi e produzioni indipendenti. E poi ancora 165 eventi: mostre, talk, laboratori, incontri con alpinisti, fotografi, esploratori. Ma al di là dei numeri, quello che mi colpisce ogni anno è l’atmosfera diffusa. Vai a prendere un caffè e senti parlare di deserti, incontri casuali in libreria che si trasformano in inviti a proiezioni notturne, gruppi di studenti che escono da una sala del Modena e si mettono a discutere animatamente in piazza. Trento, per dieci giorni, si muove in un modo diverso. E lo fa bene.
Una cosa che mi piace molto del Trento Film Festival è che non serve “capirne” per goderselo. Non è un festival elitario, non è solo per appassionati di alpinismo o cinefili incalliti. È per chi ha voglia di uscire dalla propria routine, anche solo per un film, una chiacchierata, una foto. Mi è capitato più volte di entrare in sala per caso, senza sapere nulla di ciò che avrei visto, e uscire con una frase in testa che mi ha accompagnato per giorni. Ed è proprio questa la magia: la possibilità di inciampare in qualcosa che non ti aspettavi.
Per me il Trento Film Festival è anche un’occasione per stare in ascolto. Degli altri, del mondo, di me stesso. Non è solo un festival “sulla montagna”. È un festival delle profondità. Quelle geografiche, ma anche quelle umane. E ogni anno mi ricorda che la montagna non è soltanto qualcosa che si guarda da lontano o che si sale. È un modo diverso di essere al mondo.
MADE IN TRENTO
La storia incredibile del trentino che ha inventato l’Oktoberfest
C’è una storia che nessuno ti racconta. Una di quelle che non trovi nei libri di scuola, né nei manuali di storia ufficiale. Una storia che inizia in un vicolo stretto, quasi timido, in Piazza Pasi, proprio nel cuore di Trento.
Sopra quel vicolo c’è una targa che molti non notano. Per questioni di spazio, vi è riportato “Vicolo dei dell’Armi”; in realtà dovrebbe suonare più o meno così: “Andrea Michele Dall’Armi, trentino, ideatore della prima Oktoberfest, Monaco di Baviera, 1810.” E tu pensi: “Ma come? L’Oktoberfest… la festa della birra più famosa del mondo… è nata da un trentino?!”
Ebbene sì. Siediti comodo, perché questa è una storia che merita di essere raccontata.
Da Trento a Monaco: un uomo, una visione
Andrea Michele Dall’Armi nasce a Trento nel 1765, in un’epoca in cui l’Impero era ancora Austro-Ungarico e la birra non aveva ancora il culto globale che ha oggi. Ma Andrea ha una mente brillante e un senso degli affari fuori dal comune. Così, giovane e ambizioso, decide di trasferirsi a Monaco di Baviera, dove costruisce una carriera fulminante: imprenditore, uomo stimato negli ambienti che contano.
È lì che, nel 1810, arriva il colpo di genio. Il principe ereditario Ludovico – che poi diventerà re di Baviera – sta per sposare la principessa Teresa di Sassonia. E mentre tutti pensano a cerimonie rigide e ricevimenti per pochi intimi, Andrea Michele propone qualcosa di folle: Una festa popolare. Per tutti. Con corse di cavalli. E birra. Tanta birra.
L’idea piace. Anzi, entusiasma. Viene accettata. Nel 1810 nasce così la prima Oktoberfest della storia, con un evento pubblico nei campi davanti alle mura della città, che da quel giorno verranno chiamati “Theresienwiese” – in onore della sposa.
E il resto… è storia (ma non a Trento)
Il successo è travolgente. L’anno dopo si replica. Poi ancora. E ancora. Oggi l’Oktoberfest è un’icona mondiale, con milioni di visitatori, litri su litri di birra versati, canzoni bavaresi, pretzel e sorrisi stampati in faccia. Ma c’è un dettaglio che a Monaco ricordano bene… e che a Trento, per molto tempo, abbiamo dimenticato: tutto questo è cominciato grazie all’idea di un nostro concittadino.
Nel corso degli anni, Andrea Michele viene premiato dal comune di Monaco di Baviera di tutte le possibili onorificenze. Ma qui, nel suo Trentino, non se ne parla. Nessuno gli dedica una via, una piazza, una statua. Silenzio.
Fino alla fine degli anni ‘90. Quasi due secoli dopo. Quando finalmente il Comune di Trento decide di dedicargli quel piccolo, stretto, umile vicolo vicino a Piazza Pasi. Una targa. Una memoria.

Un eroe dimenticato? O un simbolo da riscoprire?
Quando ci passi davanti, la prossima volta, fermati un secondo. Guarda quella targa. E pensa che, senza quell’uomo – Andrea Michele Dall’Armi – probabilmente oggi l’Oktoberfest non esisterebbe. O sarebbe un’altra cosa. Più piccola. Meno popolare. Meno magica.
In un’epoca in cui Trento si affacciava timidamente alla modernità, lui aveva già capito tutto: che la gente ha bisogno di stare insieme, di festeggiare, di sentirsi parte di qualcosa. Che dietro una birra condivisa, si nasconde una verità antica: l’unione, la leggerezza, la comunità.
E allora sì, Andrea Michele Dall’Armi non è stato solo il padre dell’Oktoberfest. È stato il padre di un’idea. Quella che anche una festa può cambiare la storia.
GLI EVENTI DELLA SETTIMANA
Dai concerti alle feste green, ecco cosa succede in città nei prossimi giorni
📅 Mercoledì 23 aprile
🔄 Usoluso – Swap Party
📍 Bookique, via Torre d’Augusto 29
🕡 Ore 18.30 – Qui info
🎸 Bad Farini Live
📍 Le Garage Lab, vicolo Dalla Piccola 8
🕡 Ore 18.30 – Qui info
💃 Biodanza
📍 LED – Laboratorio di Educazione al Dialogo, via delle Laste 22
🕗 Ore 20.00 – Qui info
🎤 Silent Bob & Sick Budd
📍 Teatro SanbàPolis
🕘 Ore 21.00 – Qui info
📅 Giovedì 24 aprile
🚄 Il futuro del turismo viaggia in treno
📍 MUSE + Transdolomites
🕑 Ore 14.00 – Qui info
🎭 Paolo Cevoli – Figli di Troia
📍 Teatro Auditorium Trento
🕘 Ore 21.00 – Qui info
📅 Venerdì 25 aprile
⚽ Trento – Vicenza
📍 Stadio Briamasco
🕟 Ore 16.30 – Qui info
📅 Sabato 26 aprile
🌿 Festa delle Erbe Aromatiche
📍 Vivai Brugna SS Agricola, via Druso Livio 8
🕙 Ore 10.00 – Qui info
🏀 Aquila Trento – Dinamo Sassari
📍 IlT Quotidiano Arena
🕗 Ore 20.00 – Qui info
📅 Domenica 27 aprile
🌿 Festa delle Erbe Aromatiche
📍 Vivai Brugna SS Agricola, via Druso Livio 8
🕙 Ore 10.00 – Qui info
📅 Lunedì 28 aprile
🧠 Dr.Why – Quiz dal vivo
📍 Officina Gambrinus
🕘 Ore 21.00 – Qui info